La storia del malinois
ll Malinois nasce come risultato di un processo di selezione e allevamento che si è sviluppato in Belgio, principalmente nella regione di Malines (da cui il nome "Malinois"). Questa varietà del cane da pastore belga si è evoluta, con le altre quattro (Groenendaels, Lakenois e Tervueren) nel corso del XIX secolo, grazie all'impegno di allevatori che volevano creare un cane da lavoro versatile, intelligente e resistente. Le origini della varietà Malinois sono legate inizialmente ad uno uso esclusivamente di pastorizia, ma ben presto questi cani furono impiegati in polizia, per la guardia e la difesa e persino come cani per la Croce Rossa e portamessaggi nel primo conflitto mondiale. Gli allevatori hanno selezionato con cura i cani più dotati di agilità, coraggio, resistenza e capacità di lavorare in vari contesti, come la protezione, la ricerca , il salvataggio, e l'uso militare e di polizia. Nel tempo, grazie a questa selezione accurata, il Malinois si è affermato come uno dei cani da lavoro più affidabili e versatili al mondo. La sua intelligenza, il suo temperamento equilibrato e il suo forte attaccamento al proprietario sono il risultato di questa lunga storia di allevamento mirato.
Louis Huyghebaert sembra essere una figura molto importante nel mondo dei cani da lavoro, in particolare per aver fondato il Malinois.. Era appassionato dal cane da lavoro, Inoltre era membro onorario della Società Saint-Hubertus, giudice di bellezza e di lavoro, allevava i Malinois con il nome di Ter Heide. Suo fratello Frantz, invece, era proprietario di Tjop una dei primi Malinois che hanno tracciato la storia di questa Razza
Nel 1898, fu fondato un club dedicato a questa razza, con un focus particolare su cani ben addestrati, intelligenti e amichevoli, piuttosto che sull’aspetto estetico.
Il Malinois Dewet, aveva Vos (chiamato anche Vos de Polders) come padre e Mouche come madre. Alla mostra canina di Bruxelles del 1902, il cane fu descritto come segue: 60 cm di altezza, un cane notevole, ben costruito, con un'eccellente pelo, spalle e petto straordinariamente buone, buona linea dorsale e groppa, buona testa, postura impeccabile delle zampe, piccole orecchie triangolari, eccellente apparizione generale. Solo il colore è un po' sbiadito. Tuttavia, questo manto è compensato dall'ottima maschera.
Entrambi i cani Tjop e Dewet erano piuttosto diversi, ma troviamo i loro nomi in quasi tutti i pedigree di Malinois, quindi si può affermare che conoscere questi antenati dei nostri cani di oggi significa conoscere l'origine dei nostri cani.
Nel 1963 dopo una disputa sulle regole del Ring , gli abitanti di Anversa decisero di dissociarsi dalla SRSH e formarono l’associazione NVBK. Molti Club che praticavano il Ring Belga si uniscono a tale
associazione , portando con se un patrimonio genetico di soggetti che faranno storia.
Danno vita allo sviluppo del Malinois facendo nascere grandi allevamenti che influenzeranno il Malinois in tutto il Mondo. Ancora oggi si ricerca nei pedigree del Pastore Belga Malinois, nomi di Allevamento come van de Molenbeeck , Du Boscaille, De Deux Pottois, Hantjeshoock, Moulin Tombroeck , de Turenfels, e tanti altri, dove allevatori di grande spessore avevano chiaro il progetto del Malinois, “Chien de Travail”, ancora oggi il Regolamento del Ring Belga resiste come programma di Selezione, mettendo i soggetti in determinate condizioni che evidenziano le loro peculiarità caratteriali, pertanto possiamo affermare che a nostro avviso il Malinois è una Razza a sé stante.
Nel 1965 un allevatore belga, il signor Lèon Destailleur, che allevava con il nome “du Mouscronnais, fece in modo che il Malinois approdò in Francia. Da metà degli 60 in avanti i Malinois nel Ring Francese cominciarono a competere ad alti livelli fino ad arrivare verso la fine degli anni 70 la competizione con i Pastori Tedeschi era agguerrita, nacquero allevamenti che avrebbero fatto la Storia del Malinois nella Francia, su ceppi Belgi ricordiamo “de la Fontaine du Buis” , “de la Noaillerie”, “ du Mas des Lavandes”, “ Loups Mutins”, “Virginie”, “Clos de Savoie”.
Arrivò in Svizzera e il signor Belet titolare dell’Allevamento du Colombophile promosse varietà del Malinois nel territorio Elvetico facendo nascere altri allevamenti. Anche in Germania e poi Italia il Malinois cominciò a farsi conoscere nei campi di gara nella metà degli anni 80, i due “soggetti apripista” che condizionarono in Italia la tipicità delle linea da “Lavoro”, furono Holga de deux Pottois importata da Roberto Donnini e Iouri de deux Pottois importato da Stefano Caslini. Roberto Donnini e Stefano Caslini si adoperarono con grande convinzione, nel promuovere i loro soggetti nel mondo dei campi di gara, in quanto credevano che il Malinois sarebbe stato il vero antagonista del Pastore Tedesco, e alla luce dei fatti non avevano sbagliato. Vennero importati altri Malinois, in vigore anche del nuovo Sport che si affacciava nel modo del Malinois , il Mondioring, anche qui Donnini e Danilo Travers provarono a spingere il Mondioring in Italia erano i primi anni 90, Tutto questo movimento diede stimolo a persone come Roberto Donnini , Liliana Berruto, Ornella Giordano, nei primi anni 90 di fondare il loro allevamenti di Malinois, La Maschera di Ferro, del Nakuru, i loro soggetti si fecero conoscere in campo nazionale e internazionale, dando stimolo a far nascere altri allevamenti, come Valle Incantata, Ballacoilupi ecc. ecc.. I risultati e il grande lavoro di questi allevamenti, diedero stimolo ad altri appassionati di cominciare ad allevare, oggi ci sono decine di allevatori in Italia che colgono ottimi risultati nei campi di gara nazionali e internazionali, ma purtroppo a livello di allevamento abbiamo perso una grande occasione nel passato fino ad i giorni nostri, il fatto è che non si è sviluppato come in tutti i paesi d’Europa il progetto di Selezione del Malinois per avere una credibilità genetica Nazionale, abbiamo allevatori competenti e conoscitori della Razza, ed è per questo che il GAIMS tenterà di dare una sorte di linea guida a chi vorrà allevare e valorizzare i propri soggetti, e per far questo abbiamo bisogno d’interscambio di esperienze, di conoscenza, di professionalità, cercando di coinvolgere allevatori, preparatori, conduttori e appassionati del Malinois.
Come all’inizio della nostra storia cinofila vogliamo riprovare come fecero i pionieri della Razza negli anni passati, a ricrederci ancora per sviluppare una filosofia corretta e tenace per il nostro Malinois!